Archivio per novembre 2011

I CITTADINI MONGOLI DEVONO POSSEDERE IL DIECIPERCENTO DI OYU TOLGOI
Il deputato e Ministro della Difesa mongola L. Bold ha proposto che il 10% delle azioni della miniera di Oyu Tolgoi (collina turchese) venga distribuito ai cittadini mongoli.
La miniera di Oyu Tolgoi è situata nel Gobi a   235 km  est di Dalanzadag capitale dell'aimag Omnogovi .
Si tratta della più importante impresa finanziaria della Mongolia, ed il più importante deposito minerario mondiale, che si prevede contribuirà al 30% della ricchezza nazionale; con una produzione prevista di 450.000 tonnellate annuali di rame con il progetto dovuto all'investimento della canadese  Miniere Ivanhoe ed il Governo mongolo.
Si calcola che il deposito inizi la sua piena produzione nel 2013 raggiungendo la massima produttività nel 2018 con una vita presunta di 45 anni.
Le 450.000 tonnellate annuali rappresenteranno  il 3% di tutta la produzione mondiale. Ma ci si attende di estrarre anche 330.000 once annuali di oro.

 MONGOLIA: AMBASCIATA A ROMA
Nel corso degli ultimi due anni l'attività diplomatica italiana nei confronti della Mongolia si è fortemente intensificata e le potenzialità di sviluppo dei rapporti economici tra i due Paesi sono estremamente interessanti, come sottolinea l'Ambasciatore d'Italia a Pechino, Attilio Massimo Iannucci la cui competenza territoriale si estende anche alla Mongolia, nell’ultimo numero della newsletter “Diplomazia Economica Italiana” a cura del Ministero degli Affari Esteri e del Sole24Ore.
L’Ambasciatore Iannucci sottolinea, nell’intervista, che la Mongolia è una giovane democrazia vincolata dalla sua collocazione geografica stretta tra Cina e Russia. Per il Paese, dunque, è prioritario l'impegno di trovare contrappesi alle influenze russe e cinesi. A questo si aggiunge la volontà di diversificare l'economia, dipendente dal settore delle materie prime, sviluppando i settori dei servizi, delle infrastrutture, della trasformazione in loco delle risorse agricole inclusi prodotti pregiati come pelli e cashmere.
Tra le nuove sponde alternative a Russia e Cina ci sono evidentemente gli Stati Uniti e l'Unione Europea, quindi anche l'Italia. In particolare, sul piano economico, la Mongolia vede nel nostro Paese un partner di primo piano, soprattutto in alcuni settori di rilievo strategico quali il tessile e la conceria. L’Ambasciatore aggiunge poi che le Autorità mongole ritengono che l'esperienza italiana delle PMI costituisca un modello di sviluppo particolarmente compatibile con le caratteristiche socio-culturali della popolazione locale.
A testimonianza dell'interesse mongolo per il rafforzamento delle relazioni bilaterali con l'Italia, Iannucci ricorda la prossima apertura di un'ambasciata della Mongolia a Roma.

Fonte: Associm

ANCHE I DINOSAURI ACCUDIVANO I PROPRI PICCOLI
 

nido Protoceratops

 

I ricercatori della University of Rhode Island hanno scoperto il primo nido di dinosauri Protoceratops (Protoceratops andrewsi), completo di ben 15 esemplari giovanili di questa specie. Il nido, risalente a circa 70 milioni di anni fa, sarebbe stato sommerso da una valanga di sabbia che uccise i cuccioli ancora vivi.

 
Fino ad ora, tutti i nidi di dinosauri sono stati identificati come tali grazie alla presenza di uova (caso più comune) o di un solo cucciolo (situazione estremamente più rara).
"Non mi viene in mente alcun altro esemplare di dinosauro che possa ospitare 15 cuccioli in un nido" spiega David Fastovsky, a capo del team che ha effettuato la scoperta.

 
Il protoceratopo è un dinosauro descritto per la prima volta nel 1922 come un antenato dei ceratopsidi nordamericani (come il triceratopo) a seguito della scoperta del primo esemplare di questo genere nel Deserto del Gobi, in una regione nota come Djadochta Formation.

 
Fu identificato nell'anno successivo come una specie totalmente nuova, e il fossile datato a 75-71 milioni di anni fa. Ad oggi sono stati scoperti circa 4 esemplari di protoceratopo, uno dei quali immortalato nel momento in cui subiva l'aggressione da parte di un Velociraptor.

 
I protoceratopi erano animali lunghi due metri per circa mezzo metro d'altezza e un peso di 180 kg. Relativamente piccoli, se paragonati ad altri ceratopsidi più noti, ma dall'importanza fondamentale nel comprendere a fondo la vita degli erbivori del Cretaceo.

 

Protoceratops

Tutti i 15 dinosauri fossili scoperti nel sito mongolo, 10 dei quali completi, presentano le caratteristiche di cuccioli di protoceratopo: musi corti, occhi grandi proporzionati alle dimensioni, e assenza di caratteristiche adulte come corna o creste associate a questa specie.

 
Il nido, di forma circolare e con un diametro di quasi un metro, è stato scoperto nella Djadochta Formation in Mongolia. L'esistenza di un nido del genere implica il fatto che i protoceratopi crescessero all'interno del nido almeno fino al raggiungimento dello stadio post-natale, e che gli adulti di questa specie fossero genitori molto più amorevoli di quanto si sia sempre pensato.

 
Il numero dei cuccioli suggerirebbe tuttavia che la mortalità infantile di questa specie fosse particolarmente elevata. I cuccioli avrebbero avuto poche speranze di sopravvivenza una volta venuti al mondo, sia per la presenza di predatori che per un potenziale stress ambientale.

 
"Nidiate numerose potrebbero essere state un modo per assicurare la sopravvivenza degli animali in quel particolare ambiente, anche nel caso di una cura parentale estensiva" spiega Fastovsky. "In quel periodo la Mongolia era un posto che ospitava una varietà di dinosauri teropodi, alcuni dei quali si nutrivano di cuccioli come questi".

Fonte: www.ditadifulmine.com
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IL PRIMO IMPIANTO EOLICO IN MONGOLIA
 
La General Electrics ha siglato un accordo del valore di 100 milioni di dollari impegnandosi a fornire i rotori eolici necessari per la realizzazione del primo parco eolico della Mongolia. La GE fornirà quindi le proprie componenti, ognuna della potenza di 1,6 MW, per la costruzione del parco eolico Salkhit localizzato 70 km a sud-est della capitale Ulaanbaatar. Il progetto, la cui messa in funzione è prevista per la seconda metà del 2012, dovrebbe riuscire a generare circa il 5% dell’energia totale prodotta nel paese. Le turbine destinate alla Mongolia verranno costruite sfruttando la collaborazione della società privata di investimenti Newcom LLC, localizzata nel nord-est del paese asiatico. “Questa è una pietra miliare nello sviluppo della relazione di GE con la Mongolia e per la nostra collaborazione con Newcom” ha dichiarato il vicepresidente di GE John Rice High
Fonte: rinnovabili.it

UN IMMENSO GHIACCIOLO PER RINFRESCARE ULAANBAATAR
 

Gli amministratori mongoli hanno pensato in grande, senza mettere limiti alla fantasia. Un gigantesco blocco di ghiaccio sarà portato in estate nella capitale del paese, Ulan Bator. Sciogliendosi, raffredderà acqua e temperature della città. L'investimento previsto dagli scienziati è pari a un miliardo di tugrik (circa 570mila euro) e la speranza è quella di riuscire a ridurre la domanda di energia dei condizionatori e quella di acqua, sia potabile che per l'irrigazione.
Fonte: Virgilio go green

IL SUCCESSORE DEL DALAI LAMA NON SARA MONGOLO
Così ha affermato il Dalai Lama durante la sua visita in Mongolia.
La notizia, che era circolata, si basava su una incomprensione.

PASSION, AL MACRO TESTACCIO MUSEO DELL'ARTE A ROMA
 
All’Asiaticafilmediale (12 – 22 ottobre), lunedì 17 ore 19, sala 2, miglior documentario è Passion di Byamba Sakhya. Sullo sfondo degli scenari naturalistici mozzafiato della Mongolia, il film segue i vagabondaggi di villaggio in villaggio compiuti dal regista Binder Jigjid per promuovere il suo film a bassissimo budget. Lungo la strada, Binder filosofeggia sul socialismo, sulla realtà cinematografica commerciale e sui sogni infranti. L’esperienza di Binder contrasta con quella del padre, Jigjid, un distinto regista durante il regime comunista.
 qui il trailer http://www.youtube.com/watch?v=43h-gbVbfq4 

LA MONGOLIA GUARDA ALL'ITALIA
 
La Mongolia cerca sponde politiche e commerciali alternative a Russia e Cina ed e' interessata ad aprire canali con gli Stati Uniti, l'Unione europea e anche con l'Italia. E' quanto afferma l'ambasciatore italiano a Pechino, Attilio Massimo Iannucci, in un'intervista che appare sulla newsletter del ministero degli Esteri, Diplomazia economica italiana. Iannucci afferma che la Mongolia "vede nell'Italia un partner di primo piano, soprattutto in alcuni settori di rilievo strategico come il tessile e la conceria". "Le autorita' locali – osserva il capo missione – ritengono che l'esperienza italiana della piccola e media impresa costituisca un modello di sviluppo particolarmente compatibile con le caratteristiche socio-culturali della popolazione locale". E a testimonianza dell'interesse mongolo per il rafforzamento delle relazioni bilaterali con l'Italia, Iannucci ricorda la prossima apertura di un'ambasciata della Mongolia a Roma. Proprio il mese scorso, il presidente Tsakhia Elbegdorj si e' recato in visita in Italia, partecipando tra l'altro a Milano a un Business Forum sulla Mongolia. Il rappresentante italiano a Pechino indica nel settore costruzioni le opportunita' di investimento piu' promettenti per le imprese italiane in Mongolia. (AGI) .

IL DALAI LAMA IN MONGOLIA
 
Dopo la sua visita di 10 giorni in Giappone, Sua Santità il Dalai Lama sarà in Mongolia da oggi 7 novembre al 10 su invito del monastero di Ganden Choeling Thekchen, il principale Istituto buddista in Mongolia. Il suo impegno di 3 giorni comprende insegnamenti pubblici e conferenze per studenti universitari.

I VOLTI DELLA CINA
Opere cinesi su carta e seta tra Ming e Quing XVIII-XIX secolo.
Dal 12 novembre al 11 dicembre 2011
Vittorio Veneto – via Casoni 19 – info: 0438594704
orari Gio-Ven-Sab: 17,00/19,00 Dom: 15,00/19.00


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