Archivio per settembre 2011

RICEVIAMO UN MESSAGGIO DAL DR. ALDO LO CURTO CHE VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
 
Ciao amici,
la spedizione umanitaria in Mongolia si e' svolta con la collaborazione della volontaria italiana Barbara Scacheri,e la dottoressa Surenkhuu proveniente dalla capitale Ulan Bator.Molto utile anche la collaborazione dell' interprete  Purevdolgor
Le zone visitate sono state:
A) LA STEPPA DEI  NOMADI BURIATI, nel nord est della Mongolia al confine con la Manciuria cinese e la Siberia russa.In particolare come in passato siamo stati ospiti nell' ospedale di DASHBALBAR,un villaggio di mille abitanti, attorno al quale ci sono cira 5000 pastori nomadi con le loro tende (GER) e i loro animali (cavalli,cammelli,capre pecore mucche);dopo una breve visita alla POLIZIA DI FRONTIERA e la donazione di medicine essenziali, sono stati VISITATI e curati  i malati del villaggio.
In seguito ad incontri con esponenti delle istituzioni locali (direttore dell' ospedale, kindergarten,scuola elementare e media,centro anziani, centro culturale) sono stati donati
APPARECCHIATURE TECNICHE e MOBILI PER UFFICIO per svolgere meglio la loro attivita.
E' stata segnalata anche una famiglia estremamente indigente a cui e' stata OFFERTA UNA GER (tenda) e l' arredamento indispensabile interno.
Dopo una settimana,sulla via del ritorno ,passando per la citta di CHOIBALSAN abbiamo visitato un ORFANOTROFIO (donazione di cibo,giocattoli e materiale didattico e sportivo,guanti), e la PRIGIONE locale (donazione di farmaci all' infermeria,di una lavatrice,di un ferro da stiro e di materiale perche i 50 detenuti possano produrre artigianato, la cui vendita va poi a beneficio delle loro famiglie).
B) LA CAPITALE ULAN BAATAR
Visita alle SUORE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA,che hanno una casa per anziani e donazione di medicine essenziali;poi incontro con la ong locale GENDER CENTER FOR SUSTAINABLE DEVELOPMENT,per sostenere economicamente nel prossimo semestre
 l' attivita nella baraccopoli di Tolgoit,iniziata nella Ger donata nel 2004 e che continua con successo grazie a tre funzionarie (GER PROJECT).In questa tenda sono stati visitati i malati ,collaborando cosi col vicino dispensario in muratura,Michid Udarga,dove 3 medici e 5 infermiere devono far fronte alle richieste sanitarie di circa 12000 abitanti,che vivono in miseria accanto a una collina di rifiuti e sopravvivono raccogliendo e rivendendo cio che e' possibile.Il dispensario e' in fase di ampliamento con una nuova sala per riabilitazione, ed e' stato offerto il materiale per RIFARE COMPLETAMENTE IL TETTO.
Su richiesta degli ANZIANI e' stata donata una NUOVA GER,che e' stata posta accanto alla nostra:gli anziani potranno svolgere cosi le loro attivita,e collaborare con me facendo una statistica sulla efficacia o meno della CURA TRADIZIONALE DELLA IPERTENSIONE ARTERIOSA ( camminando su un percorso di salgemma in granuli di circa un metro, e per circa 15 minuti al giorno,SEMBRA ABBASSARE LA PRESSIONE…ma sara vero?);sono stati distribuiti OCCHIALI DA VISTA E BASTONI PER NON VEDENTI.
Sono stato contattato dal locale CONSERVATORIO,dove ho visitato gli insegnanti i quali hanno chiesto un aiuto per studenti della etnia TSAATAM (comunemente conosciuta come "UOMINI RENNA",perche a differenza dei mongoli non usano i cavalli,ma vivono in simbiosi con le renne,cavalcandole,bevendone il latte,cibandosi della loro carne,e usando le loro pelli per coprirsi e per fare le loro tende),nell' estremo nord della Mongolia, vicino al lago Hubsguul.PARE CHE GLI TSAATAM SIIANO CAPACI DI EMETTERE UNA GRANDE VARIETA DI SUONI PER RICHIAMARE GLI ANIMALI,E CHE SIANO ANCHE DOTATI PER IL CANTO.
UN EVENTUALE PROGETTO (PROGETTO MUSICALE TSAATAM) DA DISCUTERE NEI DETTAGLI NEL 2012 dovrebbe dare una PICCOLA BORSA DI STUDIO (ancora da quantificare) una volta all' anno,al locale insegnante di musica e agli alunni poveri e piu meritevoli,e probabilmente DONAZIONE DI STRUMENTI MUSICALI TRADIZIONALI.
RINGRAZIO COME SEMPRE  TUTTI COLORO CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA REALIZZAZIONE DELLA SPEDIZIONE,
aldo lo curto
medico volontario itinerante

MONGOL-FIERA, LA MONGOLIA INCONTRA IL TICINO
 
Una giornata per conoscere meglio la Mongolia. La organizza l'Ong ticinese La mensa e il gregge, attiva in Mongolia dal 2004 al fianco di giovani famiglie di allevatori nomadi, nel campo dell'istruzione.

Domenica 2 ottobre, dalle 11 alle 18, cucina ticinese e mongola – con piatti caldi freddi e vegetariani – mercatino, musica e voli in mongolfiera: l'appuntamento è alla fondazione San Gottardo, orto di san Gelso, a Melano (in via Cantonale).

IL PIU COLOSSALE TORNEO DI LOTTA MONGOLA
Sono più di 6000 i lottatori mongoli che stanno effettuando la più grande competizione di lotta di tutti i tempi.
I partecipanti, dai 14 agli 80 anni, si sfideranno nella competizione che entrerà nel guinnes dei primati superando, di gran lunga, il record detenuto dalla Cina con il torneo tenutosi nel 2005 al quale parteciparono poco più di 2000 atleti.
 

Tra i favoriti Badmaanyambuu Bat-Erdene,  membro del parlamento e vincitore di 11 naadams, dove detiene il titolo di "invincibile gigante della nazione".
 http://youtu.be/aHKj2HwsE-8

 SISTEMA PAESE ITALIA-MONGOLIA, RAPPORTI BILATERALI RAFFORZATI

Incrementare l'interscambio commerciale e creare nuove opportunità di collaborazione tra i due Paesi. E’ questo l’obiettivo dell'accordo di collaborazione economica e industriale tra Italia e Mongolia siglato dal Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani con le autorità mongole. Al centro dell’accordo c’è un piano infrastrutturale proposto dall’Italia con particolare riferimento alla partecipazione di importanti aziende italiane di settore alla definizione e allo sviluppo di un piano sostenibile per migliorare la mobilità della capitale mongola Ulaan Baatar.

Tre sono i settori su cui si fonda la comune volontà dei due Governi di rafforzare la cooperazione commerciale bilaterale: il tessile-conciario, l'agroalimentare e quello minerario e delle terre rare, secondo uno schema che prevede la messa a disposizione da parte delle aziende italiane di know-how, expertise, macchinari ad alta tecnologia e servizi, in cambio della partecipazione alle fasi della lavorazione, produzione e distribuzione delle materie prime di alta qualità di cui è ricca la Mongolia: nella commercializzazione sia della pregiata lana da cachemere mongola, sia degli oltre 15 milioni di capi di bestiame all'anno prodotti in Mongolia, sia delle "terre rare", preziose per i prodotti ad altissima tecnologia, infatti, la competenza delle imprese italiane di settore rappresenta un sicuro valore aggiunto per lo sviluppo dell'industria mongola.

"La visita del Ministro Romani in Mongolia – ha sottolineato l'Ambasciatore d'Italia a Pechino accreditato anche in Mongolia Attilio Massimo Iannucci – segna un importante passo per il rafforzamento dei rapporti commerciali bilaterali, sulla base di un approccio che avvantaggia sul piano economico entrambi i Paesi. Da parte dell'Ambasciata si continuerà a seguire con la massima attenzione lo sviluppo della nostra presenza economico-commerciale assicurando un costante raccordo con la Mongolia, Paese dalle variegate ed interessanti opportunità di investimento, e proseguendo, al contempo, sulla strada dell’ulteriore consolidamento dei rapporti politici con Ulaan Baatar, secondo gli obiettivi delineati dal Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini".
Fonte: Ministero degli Affari Esteri

IL MINISTRO ROMANI FIRMA UN PRIMO ACCORDO AD ULAANBAATAR
 

 

Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani ha firmato oggi con il primo ministro mongolo Batbold Sukhbaatar e il ministro dell'Agricoltura e dell'Industria leggera Badamjunai Tunjin un accordo per rafforzare l'interscambio commerciale e creare nuove opportunità di collaborazione economica e industriale tra i due Paesi. Il documento siglato fa seguito alle linee guida indicate dalla commissione italo-mongola tenutasi presso il dicastero di via Veneto lo scorso febbraio. Queste, nello specifico, le principali iniziative previste dal protocollo: -Settore tessile-conciario: Italia e Mongolia, anche attraverso un gruppo di lavoro giá operante, daranno vita al progetto "Mongolian Cashmere", per potenziare dal punto di vista industriale e commerciale la produzione e la distribuzione della pregiata lana mongola. Le imprese italiane del comparto potranno collaborare alla realizzazione di un nuovo insediamento industriale a Ulan Bator, dedicato alla lavorazione della lana da cachemire, del cuoio e della pelletteria, fornendo know how, macchinari, servizi. -Settore agroalimentare: la Mongolia dispone di circa 15-20 milioni di bestiame che ogni anno può essere commercializzato. Le imprese italiane leader del settore potranno fornire tecnologia ed expertise per migliorare i processi di lavorazione, conservazione e distribuzione del bestiame, delle carni e dei prodotti agricoli. Per l'acquisto di materiali e tecnologie, la Mongolia costituirà un veicolo finanziario e, insieme all'Italia, definire un'apposita leasing company, che servirà a supportare finanziariamente le proprie imprese. -Settore minerario e terre rare: nel territorio mongolo è presente una grande quantità di terre rare che richiedono ingenti sforzi finanziari e industriali per la corretta estrazione e messa in commercio. Italia e Mongolia collaboreranno attivamente su questo settore, allo scopo di sviluppare una filiera estrattiva e commerciale tanto rari quanto fondamentali nella realizzazione di componentistica tecnologica. – Microcredito: il governo italiano supporterà tecnicamente quello mongolo nella creazione di un apposito fondo per il Microcredito, allo scopo di favorire la crescita e lo sviluppo di un sistema diffuso di Pmi, guidate in particolar modo da giovani e donne. "Con l'accordo di oggi e il lavoro della commissione italo-mongola – ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani – stiamo creando un rapporto di collaborazione forte e stabile tra i nostri due paesi. L'Italia – ha proseguito il ministro – può diventare un 'terzo vicino' commerciale e industriale per la Mongolia, un paese in forte crescita che ha l'obbiettivo di creare nuovi rapporti con realtà industriali come la nostra, anche per rafforzare la sua indipendenza rispetto a grandi Paesi confinanti come Russia e Cina. Abbiamo dunque tutte le possibilità per fare un nuovo start up della nostra collaborazione e impegnarci attivamente su grandi settori di mercato quali il tessile, l'agroalimentare, le terre rare e l'industria estrattivo-mineraria" ha concluso Romani. "Siamo fortemente intenzionati a rafforzare i rapporti commerciali e industriali con un grande Paese come l'Italia" ha detto il ministro dell'Agricoltura e dell'Industria leggera Badamjunai Tunjin, che ha definito "storica" la visita del collega italiano Romani. "Grazie alla disponibilità di materie prime del nostro Paese e alla capacità tecnologica e industriale italiana – ha proseguito il ministro – potranno nascere forme di collaborazione vantaggiose per entrambi. A suggello della nostra volontà, il prossimo ottobre il presidente della Repubblica mongola sarà a Roma per annunciare l'apertura della nostra ambasciata" ha concluso.
Fonte: Virgilio Economia

VERRA DALLA MONGOLIA IL PROSSIMO DALAI LAMA?
Un rapporto afferma che un bimbo mongolo di nove anni è stato individuato quale successore del Dalai Lama.
Sua Santità ha affermato che desidera che il suo successore venga individuato mentre lui è ancora in vita, ed il ragazzo è stato scelto tra circa 300 bimbi mogoli, nepalesi, indiani.

IN MONGOLIA E GIA INIZIATO L'INVERNO
 
Giovedì 15 settembre,  -14,2°C a Gaiuut, -9,3°C a Tosontsengel, -8,8°C a Uliastai, -7,8°C ad Altai.

 L'INDUSTRIA MINERARIA DELLA MONGOLIA È UN SETTORE SU CUI SCOMMETTERE
Secondo Alisher Ali, managing partner della Silk Road Management (società d’investimento), la Mongolia emergerà come uno dei produttori di risorse minerarie più importanti in Asia".
Alisher Ali ha continuato dicendo che il progetto di Oyu Tolgoi è considerato il gioiello della corona del settore delle risorse della Mongolia: si prevede di produrre 650 mila once di oro all'anno nei suoi primi 10 anni a partire dal 2013, 544.000 tonnellate di rame nei primi 10 anni e oltre a tre milioni di once di argento all'anno.
Inoltre ha asserito che la posizione è strategica in quanto la Mongolia è il più grande esportatore di carbone di coke in Cina. Le possibilità sono molte e l’industria mineraria rappresenta sicuramente un settore su cui gli uomini d’affari di tutto il mondo dovrebbero scommettere.

Fonte: Associm

 MISSIONE ISTITUZIONALE IN MONGOLIA PREVISTA PER IL 19 SETTEMBRE
Il 19 settembre una delegazione istituzionale guidata dal Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, si recherà in Mongolia per una missione governativa.
Organizzata con lo scopo di discutere principalmente sulle opportunità nel settore dell’industria leggera, mineraria, delle infrastrutture e dei trasporti, la missione ha in programma diversi incontri con le istituzioni governative mongole, ma anche con le principali aziende del settore, per sviluppare e accrescere i rapporti bilaterali e la cooperazione tra Italia e Mongolia.

DA PIETRO: IL NOSTRO SOCIO GIUNTO IN MONGOLIA CON IL MONGOL RALLY
 
E sono di nuovo ad Ulaan Baatar…
Questa volta non con un viaggio di gruppo, ma per conto mio. E la differenza si sente tutta!
UB rivela stavolta dei tratti che da turista "organizzato" e' difficile cogliere.
Camminando per la strada si nota immediatamente un adorabile
'miscuglio asiatico", un insieme di tratti somatici coreani, cinesi, anche giapponesi ed ovviamente mongoli. Questo melting pot e' anche in parte frutto di quella che si puo' definire una "colonizzazione strisciante", come si percepisce dal gran numero di ristoranti e negozi koreani e cinesi, senza contare gli innumerevoli karaoke. Non entriamo poi nell'analisi di un livello economico piu' "alto" dove i cinesi stanno prendendo possesso di non piccole parti di territorio mongolo per fini di sfruttamento minerario.
A contatto diretto con i mongoli, quindi senza la mediazione di una guida, si possono scoprire dei lati sorprendenti di questo popolo, come la totale incapacita' di guidare. Penso di non avere mai visto un popolo con la stessa propensione per il creare ingorghi!!! Va segnalato che per attraversare le strade di UB bisogna essere perlomeno degli sprinter olimpionici…
Purtroppo pero' si toccano con mano anche aspetti poco piacevoli come la rissosita' mongola, qui stare lontani da un ubriaco e' davvero buona cosa; camminare di sera ad UB puo' significare vedere scene poco edificanti e correre il pericolo di essere molestati.
La capitale sta assorbendo sempre piu' la popolazione di tutto il paese, diventando una (futura?) megalopoli adagiata nel nulla, anche a causa della totale mancanza di infrastrutture nel resto della Mongolia.
In questo contesto la speranza e' che la violenza, sommata a sempre piu' estese fasce di "poveri inurbati", non diventi un serio problema, cosi' come l'alcool, che rischia di essere sempre piu' una piaga sociale (molti hotel affittano camere ad ore, specie di notte, per permettere ai giovani mongoli di ubriacarsi, essendo proibito bere in pubblico).
Altro enorme pericolo che UB corre e' quello di diventare una meta per il turismo sessuale di ricchi asiatici. Il fenomeno della prostituzione e' in aumento (sebbene contrastato dal governo mongolo) anche per via del gran numero di lavoratori (spesso non mongoli) attratti dalle possibilita' offerte dall'ascesa del settore edilizio.
Riuscura' Ulaan Baatar a trovare una sua identita' positiva? Magari uscendo dalla sclerosi di un mitico passato onnipresente…
Questa penso sia la sfida che la Mongolia (ed in particolare UB) dovra' affrontare nel suo futuro.


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